Quando parliamo di kefir, ci riferiamo ad una bevanda fermentata a base di latte. Negli ultimi anni, essa ha iniziato a farsi sempre più spazio nell’alimentazione quotidiana di più persone. Chi non l’ha mai provata si chiede: “Kefir, effetti collaterali?”
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Grazie al suo contenuto di probiotici, vitamine e di sali minerali, si associa principalmente spesso ad un netto miglioramento del processo digestivo e non solo. Tuttavia, come per ogni altro alimento, potrebbero esserci degli effetti indesiderati a seguito del suo consumo. Vediamo insieme quali sono questi ultimi:
Kefir, effetti collaterali? Ecco quali sono:
Come precedentemente accennato, il kefir rappresenta un’ottima fonte ricca di probiotici, ovvero microrganismi vivi che consentono di generare un equilibrio della flora batterica intestinale. Questi microrganismi riescono ad avere degli effetti benefici sulla digestione, favorendo il corretto transito intestinale ed aiutando problemi come la stitichezza.
Al suo interno ritroviamo anche: le vitamine del gruppo B, il calcio, il magnesio e tante altre proteine di alta qualità. Tutti elementi che contribuiscono a rendere questo alimento come completo. Un consumo regolare di questo alimento, porterebbe a rafforzare il sistema immunitario, contrastando anche vari tipi di inffiammazioni.
Tuttavia, bisogna guardare anche l’altro lato della medaglia e capire che, nonostante i numerosi effetti, ci sono degli effetti collaterali che non lo rendono idoneo a tutte le persone. Siccome è tradizionalmente derivato dal latte, e la sua fermentazione riduca il contenuto di lattosio, quest’ultimo rimane in traccie.
Proprio per tale motivo, non è idoneo a chi è intollerante al lattosio. Potrebbero esserci sintomi come: gonfiore, dolori addominali e diarrea. C’è anche da dire che esistono varianti di kefir senza lattosio, ma a base di acqua, che rappresentano una valida alternativa.
Questo alimento non è adatto neanche a chi presenta delle allergie alle proteine del latte, come la caseina ed al siero. In questo caso, anche piccole quantità potrebbero generare delle reazioni allergiche. Altro effetto collaterale da considerare sono i disturbi intestinali iniziali.
Introdurre il kefir nella propria dieta può causare inizialmente disturbi digestivi, quali: gas, gonfiore e diarrea. Ciò avverrebbe perché l’intestino tenta di familiarizzare con i batteri introdotti col kefir. In genere sono sintomi che scompaiono, ma se persistono bisognerebbe evitare di consumare il kefir.
Inoltre, visto che è un alimento fermentato, contiene dei composti chimici generati durante il processo di fermentazione. Alcune persone potrebbe rivelarsi molto sensibili a tali composti chimici. Pertanto, tra i vari sintomi potrebbero esserci: mal di testa, stitichezza ed altre reazioni avverse.