Soprattutto nel corso degli ultimi anni, il consumo del latte in scatola si è intensificato sempre di più. Il motivo è molto intuibile: è molto pratico ed, inoltre, ha anche una conversazione più lunga rispetto alle altre tipologie di latte. Tuttavia, in molto si chiedono quali potrebbero essere le conseguenze derivanti dal consumo di questo tipo id latte.
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Si tratta di una scelta salutare? È una valida alternativa al latte fresco oppure ci sono degli effetti a sull’organismo a cui bisogna prestare particolare attenzione? Di seguito scopriremo quali sono le principali caratteristiche di questo alimento ed i suoi potenziali effetti sul corpo:
Latte in scatola: ecco tutto ciò che devi sapere
Il latte in scatola, definito anche “a lunga conservazione”, viene sottoposto ad un processo termico che prevede un riscaldamento ad una temperatura molto elevate. In genere, parliamo di una temperatura compresa tra i 135 ed i 150° per un tempo di pochi secvondi.
Tale processo è mirato all’eliminazione dei batteri e dei microrganismi patogeni, facendo sì che il latte duri a lungo senza aver bisogno di essere posto in frigorifero. Tale trattamento, il cui acronimo è UHT (ultra high temperature), potrebbe influenzare il contenuto nutrizionale del latte.
In particolar modo, l’impatto si verificherebbe sulle vitamine contenute nel latte. Alcune di esse sono molto sensibili alle alte temperature fino a distruggersi tra cui la vitamina C ed alcune appartenenti al gruppo B. Anche le proteine possono subire una mutazione durante questo trattamento termico.
La sieroproteina, nello specifico, può subire una denaturazione per il calore troppo forte. I grassi, invece, non subiscono una modifica particolare ma la lunga conservazione potrebbe indurre ad un’alterazione del sapore del latte. Fatta tale premessa, gli effetti sull’organismo sono principalmente 3.
Il primo riguarda proprio le vitamine che, venendo perse a causa del calore, implicano il fatto che il latte sia meno nutriente e genuino rispetto a quello fresco. Per cui, non andrebbe considerato come principale fonte di vitamine da cui attingere. Il secondo effetto riguarda, invece, una questione molto importante: le intolleranze.
Il processo UHT non elimina il lattosio. Dunque, se si è intolleranti a questa proteina del latte, potrebbero comunque presentarsi disturbi riconducibili all’intolleranza. Ed anche la denaturazione delle proteine potrebbe avere degli effetti negativi sul processo digestivo di alcune persone.
In aggiunta, alcune persone abituate al latte fresco, potrebbero notare una notevole differenza di gusto. Ciò potrebbe influire sulla percezione dell’alimento appena consumato, inducendo a volerne bere sempre meno.