Mangiare la mortadella fa bene? Ecco cosa dice l’esperto

La mortadella è uno dei salumi più amati e consumati in Italia, un vero e proprio simbolo della tradizione culinaria del Bel Paese. Con il suo sapore unico e la consistenza vellutata, si presta a essere utilizzata in una miriade di piatti, dai panini ai piatti gourmet. Tuttavia, quando si parla di alimentazione e salute, la domanda che molti si pongono è: mangiare la mortadella fa bene?


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Per rispondere a questa domanda, è importante analizzare a fondo la composizione nutrizionale della mortadella, comprendere il suo impatto sulla salute e valutare il parere degli esperti.

Composizione Nutrizionale della Mortadella

La mortadella è un salume cotto a base di carne di suino, generalmente arricchita con cubetti di grasso e aromi come pepe, pistacchi o aglio. A livello nutrizionale, 100 grammi di mortadella contengono in media:

  • Calorie: 317 kcal
  • Proteine: 15 grammi
  • Grassi: 28 grammi (di cui saturi circa 10 grammi)
  • Carboidrati: 0,5 grammi
  • Sodio: circa 1,1 grammi

Questi numeri suggeriscono che la mortadella è un alimento relativamente calorico e ricco di grassi, in particolare di grassi saturi. Tuttavia, è anche una buona fonte di proteine di alta qualità, essenziali per il mantenimento della massa muscolare e per diverse funzioni corporee.

Vantaggi della Mortadella

Un consumo moderato di mortadella può offrire alcuni benefici. Le proteine contenute nella mortadella sono complete, il che significa che contengono tutti gli amminoacidi essenziali necessari al nostro organismo. Questo è particolarmente importante per chi pratica attività fisica intensa o per chi necessita di un maggiore apporto proteico.

Inoltre, la mortadella è una buona fonte di vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B12, che svolge un ruolo cruciale nella formazione dei globuli rossi e nel mantenimento del sistema nervoso.

Per quanto riguarda i grassi, sebbene una parte sia composta da grassi saturi, non tutti i grassi della mortadella sono dannosi. Infatti, essa contiene anche acidi grassi monoinsaturi, come l’acido oleico, che è noto per i suoi effetti benefici sulla salute cardiovascolare.

Rischi e Considerazioni

Nonostante i benefici sopra citati, la mortadella non è priva di controindicazioni. Il suo contenuto elevato di grassi saturi e sodio può essere problematico, soprattutto se consumata in grandi quantità o in modo frequente. Un consumo eccessivo di grassi saturi è stato collegato a un aumento dei livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”), che può incrementare il rischio di malattie cardiovascolari.

Il sodio, essenziale per la salute, se assunto in eccesso può contribuire all’ipertensione e aumentare il rischio di malattie cardiache. È quindi importante monitorare l’assunzione di sodio, specialmente per chi ha problemi di pressione alta o altre condizioni mediche.

Un altro aspetto da considerare è la presenza di nitriti e nitrati utilizzati nella produzione della mortadella. Questi conservanti, sebbene necessari per garantire la sicurezza del prodotto, sono oggetto di dibattito per il loro potenziale legame con lo sviluppo di alcune forme di cancro. Tuttavia, le quantità presenti nella mortadella moderna sono rigorosamente controllate e rispettano le normative europee, il che riduce significativamente i rischi.

Il Parere dell’Esperto

Secondo il dottor Giovanni Rossi, nutrizionista e specialista in dietetica, “La mortadella può essere inserita in una dieta equilibrata, purché consumata con moderazione e come parte di un’alimentazione varia e ricca di frutta, verdura e cereali integrali”. Rossi sottolinea che “non esistono alimenti completamente buoni o cattivi: è la quantità e la frequenza di consumo che fanno la differenza”.

L’esperto consiglia di limitare il consumo di mortadella a una o due volte alla settimana, preferendo porzioni moderate (circa 50-70 grammi). Inoltre, è fondamentale abbinarla a verdure o legumi, che possono contribuire a bilanciare il pasto riducendo l’impatto calorico complessivo e aumentando l’apporto di fibre.

Un altro consiglio dell’esperto è quello di variare il più possibile i tipi di proteine consumate, alternando la mortadella con altre fonti proteiche più magre, come il pollo, il pesce o i legumi. In questo modo si garantisce un apporto equilibrato di nutrienti, riducendo i rischi associati a un consumo eccessivo di salumi.

Conclusione

In sintesi, la mortadella può far parte di una dieta equilibrata e sana, purché consumata con moderazione. La chiave è sempre l’equilibrio: alternare la mortadella con altre fonti proteiche, abbinarla a cibi ricchi di fibre e limitare le porzioni e la frequenza di consumo può aiutare a godere del suo sapore senza compromettere la salute.

È importante ricordare che, sebbene alcuni componenti della mortadella possano sollevare preoccupazioni, gli effetti sulla salute dipendono in gran parte dal contesto dietetico generale e dallo stile di vita. Come sempre, consultare un nutrizionista o un medico può essere utile per ricevere consigli personalizzati e adatti alle proprie esigenze specifiche.

In conclusione, mangiare la mortadella può essere un piacere per il palato, ma come tutti gli alimenti, va inserita in un quadro di moderazione e varietà alimentare per garantire il benessere a lungo termine.

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